Ti sei mai sentito bloccato in una vita che non ti rappresenta? Hai mai avuto la sensazione che il mondo ti veda solo per la tua origine, e non per ciò che hai dentro?
Se sì, allora questa storia è anche la tua.

Mi chiamo [Il tuo nome], sono un’imprenditrice, coach e investitrice immobiliare. Oggi vivo della mia libertà finanziaria, ma il mio viaggio è cominciato molto lontano da qui, tra sogni infranti, sacrifici e un’incredibile voglia di riscatto.

Il mio arrivo in Italia: speranze e realtà

Quando sono arrivata in Italia, ero piena di sogni. Sognavo un futuro migliore, una carriera realizzata, una vita degna del mio potenziale. Ma la realtà era diversa: per un periodo sono stata clandestina, senza diritti, senza certezze.
Una volta regolarizzata, ho accettato qualsiasi lavoro pur di andare avanti: pulizie, cucina, catene di montaggio. Lavori onesti, ma molto lontani da ciò che desideravo.

Il primo cambiamento: formazione e nuove opportunità

Non mi sono mai arresa. Dentro di me c’era una voce che continuava a ripetermi: “Tu sei fatta per qualcosa di più.”
Ho frequentato un corso di gestione aziendale, e quel piccolo passo ha cambiato la mia direzione. Poco dopo ho trovato lavoro come impiegata nel settore import-export, un’esperienza che mi ha fatto intravedere nuove possibilità.

Ma il contratto è finito, e con esso le opportunità. Ancora una volta, la società mi rimetteva al mio “posto”: “Dovresti tornare a fare le pulizie.”
Ma io non ci stavo.

L’incontro con l’arte e la rinascita

Ho trovato un lavoro in una galleria d’arte contemporanea, e qualcosa in me si è acceso. Quel mondo creativo, internazionale, stimolante… mi ha letteralmente conquistata.
Nel frattempo, per crearmi un’alternativa stabile, ho deciso di iscrivermi all’università e laurearmi in scienze infermieristiche. Ma dentro di me sapevo che non era quella la mia strada.

La svolta: libertà, investimenti e Biennale di Venezia

Così, seguendo il mio istinto, ho deciso di rimanere in galleria. Lì ho conosciuto persone che vivevano senza ansia economica. Non erano “speciali”, semplicemente avevano compreso e applicato le regole della libertà finanziaria.

Ho iniziato a studiare, a risparmiare, ad investire. Mi sono appassionata all’arte contemporanea africana, ho iniziato a collezionare, e poi… a comprare immobili.
Due anni fa ho lasciato il mio lavoro da impiegata e oggi vivo della rendita immobiliare, del coaching, e del mio e-commerce di prodotti digitali e creazioni artistiche.

Uno dei momenti più emozionanti del mio percorso? Portare il Camerun alla Biennale di Venezia, non una, ma due volte. È stato il mio modo di restituire valore alle mie radici e dimostrare che anche chi parte da zero può creare qualcosa di grande.

Oggi: aiuto gli altri a fare lo stesso

Ho creato Happi Happy Solutions per aiutare persone come te, che magari stanno ancora lottando, a scoprire che sì, è possibile.
È possibile cambiare vita. È possibile costruire un’attività. È possibile uscire dalla sopravvivenza e vivere con dignità, abbondanza e libertà.

La mia storia è solo un esempio. Ora tocca a te scrivere la tua.
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